Inventario Nazionale

L’ISPRA è responsabile della predisposizione e dell’aggiornamento annuale dell’inventario nazionale delle emissioni in atmosfera (gas a effetto serra e degli altri inquinanti atmosferici), attraverso la raccolta, l’elaborazione e la diffusione dei dati. L’inventario viene correntemente utilizzato per verificare il rispetto degli impegni che l’Italia ha assunto a livello internazionale nell’ambito della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e della Convenzione ONU-ECE sull’inquinamento atmosferico transfrontaliero (UNECE-CLRTAP).

I dati presentati in questa pagina rappresentano i dati delle emissioni annuali dei principali inquinanti atmosferici per settore CORINAIR e sono estratti dall’inventario nazionale delle emissioni in atmosfera. In particolare i dati relativi ai gas serra sono consistenti con quelli comunicati ufficialmente alla Convenzione sui Cambiamenti Climatici – UNFCCC secondo le specifiche del “Common Reporting Format“.

Per stimare e quantificare le emissioni di gas serra e inquinanti, considerando diversi processi e relative tecnologie, si considerano modelli di calcolo che moltiplicano i livelli delle attività umane che generano le emissioni (consumi energetici, combustibili utilizzati, processi industriali e superficie agricola utilizzata) per i fattori di emissione, che esprimono la quantità di inquinante emesso per unità di attività (ad es. kg di CO2 per KWh di energia consumata).
Schema dell'Inventario nazionale delle emissioni in atmosfera
Documenti

In questa sezione è possibile leggere la versione più aggiornata dell’Inventario delle Emissioni in Atmosfera, articolato nel National Inventory Report (NIR), riguardante le emissioni dei gas serra e nell’Informative Inventory Report (IIR), riguardante le emissioni inquinanti in atmosfera.  Inoltre è  disponibile altra documentazione strettamente correlata al processo di redazione annuale dell’Inventario.

National Inventory Document 2025 – Italian Greenhouse Gas Inventory 1990-2023.

Nel documento si descrive la rendicontazione delle emissioni di gas serra che l’Italia comunica ufficialmente in accordo a quanto previsto nell’ambito della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (UNFCCC), dell’Accordo di Parigi. Tale comunicazione è anche trasmessa all’Unione Europea in ottemperanza al Regolamento ‘Governance of the Energy Union and Climate Action’.
Ogni Paese che partecipa alla Convenzione, oltre a fornire annualmente l’inventario nazionale delle emissioni dei gas serra secondo i formati richiesti, deve documentare in un report, il National Inventory Report, le metodologie di stima, le fonti dei dati di base e dei fattori di emissione utilizzati, e illustrare il sistema di Quality Assurance/Quality Control cui è soggetto l’inventario.

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Report e serie storiche

Sono qui pubblicate le stime aggiornate delle emissioni in atmosfera, con degli approfondimenti per alcuni settori. Sono inoltre disponibili delle schede sintetiche con la scomposizione delle emissioni in tutti i settori emissivi.

Global Warming Potential

A differenza delle precedenti comunicazioni in cui per le stime dei gas serra in CO2 equivalente si utilizzavano i Global Warming Potential (GWP), riferiti ad un arco di tempo pari a 100 anni, specificati nel 4° Assessment Report dell’IPCC, l’attuale serie storica, dal 1990 al 2022, fa riferimento ai GWP (100 anni) elencati nella tabella 8.A.1 del 5° Assessment Report dell’IPCC, seguendo le decisioni adottate durante la COP27 sul reporting in ambito UNFCCC e per l’Accordo di Parigi

Gas serra

Schede sintetiche di presentazione dei principali risultati delle stime dei gas ad effetto serra (GHGs) per ciascun settore, riferite all’Inventario delle Emissioni in atmosfera (1990-2023).

Agricoltura                            Energy                              Industria                              Suolo e Foreste                              Rifiuti                           Trasporti

Altri inquinanti in atmosfera

Scheda sintetica di presentazione degli andamenti delle emissioni di altri inquinanti in atmosfera. Per semplicità, vengono riportati alcuni degli inquinanti più significativi: SO2, NOx, PM2.5, NMVOC e NH3, normati a livello europeo dalla direttiva NEC.

Altri inquinanti

Efficienza energetica e decarbonizzazione

Scheda sintetica di presentazione dei dati aggiornati del grado di efficienza energetica e decarbonizzazione raggiunti a livello nazionale.

Indicatori di efficienza energetica e decarbonizzazione

Serie storica dei fattori di emissione nazionali (1990-2023) per la produzione ed il consumo di elettricità. A partire dall’aggiornamento con i dati del 2013, la serie storica delle emissioni atmosferiche è stata ricalcolata secondo le indicazioni delle linee guida IPCC 2006 per la realizzazione degli inventari nazionali.

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Questa sezione contiene alcuni approfondimenti tematici, che concorrono a compilare l’Inventario delle Emissioni in atmosfera.

“Il rapporto esamina la dinamica dei principali parametri del settore elettrico nazionale in relazione alle emissioni atmosferiche di anidride carbonica. È stato analizzato il ruolo dei fattori che determinano l’andamento delle emissioni di gas serra: mix di fonti fossili e fonti rinnovabili, efficienza di trasformazione e fattori di emissione specifici dei combustibili. Sono stati elaborati i fattori di emissione dei gas serra e di altri contaminanti atmosferici emessi in seguito alla produzione di energia elettrica. Inoltre, sono stati elaborati i fattori di emissione dovuti al consumo di energia elettrica.

Il dato nazionale di offerta e domanda elettrica è stato disaggregato a livello regionale al fine di stimare i fattori di emissione per la produzione e il consumo elettrico di ogni regione, considerando il mix energetico regionale per la produzione interna e il fabbisogno soddisfatto dal saldo import-export estero e tra regioni. I fattori di emissione per il consumo elettrico regionale considerano le emissioni indirette, prodotte da altre regioni.”

 

 

Il metano è un potente gas serra secondo solo all’anidride carbonica in termini di contributo al riscaldamento globale. Il metano ha un impatto climalterante 85 volte quello della CO2 su un arco di 20 anni, anche se la CO2 ha un tempo di permanenza in atmosfera per migliaia di anni, mentre il metano scompare in circa 10-15 anni. Il rapido decadimento del metano e il suo elevato impatto sulla temperatura atmosferica lo rendono un obiettivo primario per intervenire in maniera tempestiva ed efficace sui cambiamenti climatici.

In questo contesto si inserisce l’attenzione rivolta alle emissioni di metano e agli impegni di riduzione come il Global Methane Pledge con un impegno politico a ridurre del 30% le emissioni globali di metano in tutti i settori entro il 2030 rispetto ai livelli del 2020. Impegno sottoscritto fino al 19 settembre 2022 da 122 Paesi.

Nel rapporto sono analizzate le emissioni nazionali di metano dalle relative sorgenti emissive e sono state elaborate le stime di riduzione potenziale delle emissioni al 2030 per ciascuna sorgente. Inoltre, è stata esaminata brevemente la situazione internazionale delle emissioni di metano ed è stato condotto un confronto tra le realtà promotrici del Global Methane Pledge: Stati Uniti e Unione Europea.

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Presentazioni e focus tematici riguardanti le emissioni di gas serra e altri inquinanti in atmosfera

Convegno del 9 maggio 2024 – presentazione dell’Inventario delle emissioni

E’ in diminuzione il trend delle emissioni di gas serra che, grazie alla crescita negli ultimi anni della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico) e al passaggio all’uso di combustibili a minor contenuto di carbonio, nel 2022 segnano un – 21% dal 1990.  
Nonostante l’andamento positivo, le emissioni di gas serra in Italia negli ultimi due anni continuano però a crescere e raggiungono nel 2022 un totale pari a 413 milioni di tonnellate di COequivalente (+0.4% rispetto al 2021). Determinante l’aumento costante del settore trasporti, le cui emissioni provengono per oltre il 90% dal trasporto stradale, che rispetto all’anno precedente segna un +5% e conferma un trend che non conosce pause e supera il 7% dal 1990, valore in controtendenza rispetto a quelli di tutti gli altri settori economici che al contrario registrano marcate riduzioni, ad eccezione dei rifiuti che rappresentano circa il 5% al totale nazionale.

Presentazioni del convegno:
 
Disponibile il video della conferenza.
 

Le informazioni presentate in questa sezione sono relative al macrosettore Land Use, Land-Use Change and Forestry (LULUCF). Le attività umane che afferiscono a questo settore influenzano gli scambi di CO2 tra ecosistemi terrestri e atmosfera e giocano un ruolo importante rispetto alla mitigazione grazie alla capacità di rimozione dei “sink“, cioè alla capacità di fissare la CO2 in forma di carbonio nelle specie vegetali e nei suoli degli ecosistemi terrestri.