Scenari di emissioni
ISPRA attraverso l’utilizzo di modelli e a partire dall’inventario nazionale delle emissioni, stima le tendenze future delle emissioni dell’Italia in funzione degli andamenti economici e demografici attesi e delle politiche messe in atto o previste. L’elaborazione degli scenari emissivi permette di valutare la capacità del nostro paese di raggiungere gli obiettivi di riduzione assegnati.
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Ma di cosa parliamo quando parliamo di scenari? Uno scenario non è una previsione, né una visione preferita del futuro. Uno scenario è invece una descrizione coerente, internamente consistente e plausibile di un possibile futuro, dato un punto di partenza e un insieme di ipotesi. In pratica, uno scenario serve a fornire risposte ragionevoli e coerenti alla domanda: “cosa succede se?”
UNFCCC
La convenzione quadro delle nazioni unite sui cambiamenti climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change, UNFCCC) è entrata in vigore il 21 marzo 1994. Oggi conta un’adesione quasi universale. I 198 Paesi che hanno ratificato la Convenzione sono chiamati Parti della Convenzione. L’obiettivo finale della UNFCCC è prevenire un’interferenza antropica “pericolosa” con il sistema climatico. Le Parti dell’UNFCCC sono soggette a requisiti di reporting sia nell’ambito della Convenzione che nell’ambito dell’Accordo di Parigi.
Nell’ambito del “Quadro Rafforzato per la Trasparenza” (Enhanced Transparency Framework, ETF), le Parti dell’Accordo di Parigi sono tenute a presentare delle relazioni biennali sulla trasparenza (Biennial Transparency Report, BTR) ogni due anni, con la prima scadenza fissata al 31 dicembre 2024. Secondo le modalità, procedure e linee guida (MPGs) i BTR devono includere informazioni su:
– l’inventario nazionale
– i progressi verso gli NDC
– descrizione e valutazione delle politiche e misure
– proiezioni delle emissioni
– impatti dei cambiamenti climatici e adattamento
– livelli di supporto finanziario, sviluppo e trasferimento tecnologico e rafforzamento delle capacità verso paesi terzi
– necessità di rafforzamento delle capacità e aree di miglioramento.
Le Parti incluse nell’Allegato I della Convenzione (Parti dell’Allegato I) devono presentare le loro Comunicazioni Nazionali (National Communication, NC) al segretariato ogni quattro anni. Le NC riguardano:
– inventario dei gas serra
– politiche e misure
– proiezioni ed effetti delle politiche e delle misure
– valutazione della vulnerabilità, impatti dei cambiamenti climatici e misure di adattamento
– risorse finanziarie e trasferimento di tecnologia, incluse informazioni ai sensi degli articoli
– ricerca e osservazioni sistematiche
– educazione, formazione e sensibilizzazione del pubblico
Unione Europea
Con il Regolamento sulla governance dell’Unione dell’energia e sull’azione per il clima (UE) 2018/1999 sono stati introdotti e sistematicizzati diversi flussi di dati. In particolare, ai sensi del Regolamento vanno trasmesse ogni due anni alla Commissione europea gli scenari delle emissioni di gas serra, vanno elaborati ogni 5/10 anni i Piani nazionali per l’energia e il clima (che stabiliscono le politiche nazionali) e le Strategie di lungo termine.
Schede dati art.18 Regolamento (UE) 2018/1999
A partire dal 15 marzo 2021, gli Stati membri devono comunicare ogni due anni le loro proiezioni sui gas serra, in conformità all’articolo 18, paragrafo 1, lettera b), del Regolamento sulla governance dell’Unione dell’energia e sull’azione per il clima (UE) 2018/1999 e all’articolo 38 del relativo Regolamento di esecuzione (UE) 2020/1208. Eventuali modifiche sostanziali alle informazioni comunicate durante il primo anno del periodo di riferimento, devono essere comunicate entro il 15 marzo dell’anno successivo alla precedente relazione.
I dati sono scaricabili dalla pagina di Reportnet relativa ai flussi di dati dell’Italia:
Il documento include:
- Contesto, metodologia e risultati
2. Le dinamiche energetiche
3. Le dinamiche settoriali
4. Politiche e misure di adattamento
5. Allineamento dei flussi finanziari ed economici agli obiettivi dell’Accordo di Parigi
Italia
In questa sezione è possibile accedere ai documenti alla cui redazione ISPRA collabora fornendo le informazioni relative agli scenari emissivi.
Relazione del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. L. 196/2009, art.10, c.9
La Relazione del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, redatta ai sensi dell’art. 10, comma 9, della Legge 196/2009 e allegata al Documento di Economia e Finanza (DEF), fornisce un aggiornamento annuale sui progressi dell’Italia rispetto agli obiettivi di decarbonizzazione. La relazione descrive l’avanzamento delle politiche e delle misure adottate per ridurre le emissioni di gas serra, in conformità con gli obiettivi dell’Unione Europea e gli impegni internazionali (come l’Accordo di Parigi).
Il documento esamina le iniziative in settori chiave quali l’energia, i trasporti, l’edilizia e l’agricoltura, valutando l’efficacia delle azioni implementate e delineando eventuali aggiustamenti necessari per colmare i gap rispetto agli obiettivi prefissati. In particolare ISPRA analizzato l’impatto delle misure sulla traiettoria di riduzione delle emissioni, con riferimento ai settori regolati dal sistema ETS (Emission Trading System) e ai settori ricadenti nel campo di applicazione del Regolamento Effort Sharing (ESR). La relazione include le proiezioni delle emissioni prodotte da ISPRA per i prossimi anni, offrendo un quadro previsionale utile per la pianificazione delle politiche nazionali di mitigazione dei cambiamenti climatici.
Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) dell’Italia è elaborato nel quadro del Regolamento (UE) 2018/1999 sulla governance dell’Unione dell’energia e dell’azione per il clima, parte del pacchetto legislativo “Energia pulita per tutti gli europei”. Questo regolamento impone agli Stati membri di predisporre e aggiornare piani integrati per l’energia e il clima (NECP), assicurando una pianificazione coordinata per il raggiungimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni, in linea con l’Accordo di Parigi e il Green Deal europeo.
In questo quadro, il PNIEC rappresenta lo strumento di pianificazione italiano per la transizione energetica e climatica. L’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha sviluppato gli scenari emissivi, collaborando con il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) e alla stretta sinergia con gli altri soggetti coinvolti, ed in particolare: ENEA, GSE, RSE.
Il Piano è stato trasmesso alla Commissione europea dal MASE nella sua forma definitiva il 3 luglio 2024.
Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 dicembre 2021 è stato approvato il Programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico (PNCIA), ai sensi dell’art. 4, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2018, n. 81.
Il Programma è predisposto in attuazione della direttiva EU 2016/2284 (National Emission Ceilings – NEC), tenendo conto degli obiettivi stabiliti per l’Italia di riduzione al 2020 e al 2030 delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici:
- biossido di zolfo SO2,
- ossido di azoto Nox
- Composti Organici Volatili non Metanici (COVNM),
- ammoniaca NH3,
- materiale particolato (con particelle aventi dimensioni minori o uguali a 2,5 µm) .
Stime e report
Questa sezione contiene presentazioni, rapporti e focus tematici riguardanti gli scenari di emissione, la valutazione delle politiche di riduzione delle emissioni e la distanza dagli obiettivi di riduzione.
Il rapporto illustra la situazione emissiva italiana alla fine del secondo periodo del Protocollo di Kyoto, sulla base dei dati trasmessi ufficialmente in accordo a quanto previsto nell’ambito della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (UNFCCC), del protocollo di Kyoto e del Meccanismo di Monitoraggio dei Gas Serra dell’Unione Europea.
Se l’anno 2020 è stato un anno importante di verifica, per l’Italia e l’Unione Europea, perché chiudeva il secondo Periodo di Kyoto (emendamento di Doha, periodo 2013-2020), significativo è stato anche l’anno 2021 perché è entrato in vigore il cosiddetto quadro clima-energia 2030, l’ambizioso pacchetto di provvedimenti dell’Unione Europea, attualmente in fase di revisione con il pacchetto Fit for 55. Gli impegni europei in tali ambiti sono descritti per l’Italia, contestualmente alla descrizione emissiva.
Il rapporto illustra inoltre l’analisi degli scenari emissivi dei principali settori emissivi, alla luce di quanto osservato lungo tutta la serie storica dei dati disponibili a partire dal 1990, mettendo in luce le tendenze già in atto e individuando i principali driver che guidano le emissioni.
Emissioni totali di gas serra in atmosfera, considerando anche il contributo del settore LULUCF, confronto con obiettivo dell’Unione Europea di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030, lo scenario al 2040 con le misure e politiche correnti, lo scenario al 2040 con le misure aggiuntive definite nel contesto del PNIEC.
Serie storica delle emissioni dei gas serra in atmosfera, considerando solamente i settori soggetti al regolamento “Effort Sharing”, confronto con lo scenario con misure correnti e con misure aggiuntive, obiettivi del regolamento Effort Sharing (-43.7% al 2030).