Approfondimenti
Questa pagina include ulteriori contenuti informativi e approfondimenti collegati al tema delle emissioni in atmosfera: la banca dati della “dichiarazione FGas”, le informazioni circa le dichiarazioni LCP (Large Combustion Plants) e EPRTR (European Pollutant Release and Transfer Register), documentazione sul registro INES/EPER, il Registro Italiano delle Emissioni (ETS). Inoltre, si riportano i riferimenti per pagine di elaborazione e interpretazione dei dati raccolti. Seguono, infine, i riferimenti del Ministero e del UNFCCC, a cui viene trasmesso l’annuale Inventario delle Emissioni in atmosfera.
Banche dati
Dichiarazione Fgas
A decorrere dal 24 gennaio 2019, data di entrata in vigore del D.P.R. n. 146/2018, recante esecuzione del regolamento (UE) n. 517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra, che abroga e sostituisce il D.P.R. n. 43/2012 risulta anche abrogato l’obbligo relativo alla comunicazione ad ISPRA, entro il 31 maggio di ogni anno, delle informazioni riguardanti le quantità di emissioni in atmosfera di gas fluorurati.
Per questo motivo il Portale della Dichiarazione F-gas continuerà a garantire l’accesso alle aree di lavoro esistenti per la sola consultazione e download dello storico. Sono invece impedite le seguenti operazioni:
- la registrazione di nuovi utenti
- l’inserimento di nuove dichiarazioni con riferimento agli anni 2012-2017
In sostituzione dell’obbligo “Dichiarazione F-gas” a carico di numerosi soggetti, è stata istituita la Banca dati (articolo 16 del D.P.R. n. 146/2018) in materia di raccolta e conservazione delle informazioni relative alle attività di controllo delle perdite nonché le attività di installazione, assistenza, manutenzione, riparazione, smantellamento delle apparecchiature contenenti gas fluorurati ad effetto serra.
Per maggiori informazioni consulta il sito del Ministero
E’ possibile consultare la banca dati storica qui.
Il nuovo portale delle dichiarazioni F-GAS è raggiungibile a questo link:
Large Combustion Plant (LCP)
La banca dati LCP (Large Combustion Plant) contiene le informazioni relative agli impianti (ragione sociale, tipologia, localizzazione, coordinate geografiche, caratteristiche dei camini) e relativamente a ciascun anno, a partire dal 2004, i dati di consumo dei combustibili utilizzati e delle emissioni in aria del biossido di zolfo, degli ossidi di azoto e del particolato totale per ogni camino a cui afferiscono uno o più impianti la cui potenza termica nominale non sia inferiore a 50 MW.
Le indicazioni e le tempistiche per rendere la dichiarazione LCP (Grandi Impianti di Combustione) sono consultatibili qui:
https://www.isprambiente.gov.it/it/servizi/grandi-impianti-di-combustione
I riferimenti normativi della direttiva LCP (Grandi Impianti di Combustione), può essere consultata qui:
https://ec.europa.eu/environment/archives/industry/stationary/lcp/legislation.htm
E-PRTR
Il registro PRTR (Pollutant Release and Transfer Register) contiene le informazioni relative alle emissioni in aria, acqua, acque reflue e ai trasferimenti di rifiuti di oltre 3000 stabilimenti industriali italiani soggetti all’obbligo di dichiarazione (ai sensi dell’art.4 DPR 157/2011 che fornisce il regolamento di attuazione per il Regolamento CE 166/2006). Gli allegati I e II al Regolamento CE 166/2006 elencano le attività produttive considerate e le sostanze con i corrispondenti valori soglia per la dichiarazione.
Le informazioni a livello comunitario sulle emissioni dagli impianti industriali sono riportate a questo link:
INES/EPER
INES (Inventario Nazionale delle Emissioni e loro Sorgenti) ed EPER (European Pollutant Emission Register) sono registri integrati nati nell’ambito della direttiva 96/61/CE, meglio nota come direttiva IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control). Essi sono il risultato di un approccio integrato alla gestione ambientale che coinvolge i governi, le industrie e il pubblico e dà la possibilità a quest’ultimo di esercitare il proprio diritto di accesso ad informazioni ambientali in maniera semplice attraverso la moderna tecnologia.
Il rapporto finale è disponibile a questo link.
Registro nazionale delle emissioni (ETS)
Gestito da ISPRA dal 2005, in attuazione della Direttiva 2003/87/CE (“Emission Trading”) e dei suoi successivi ampliamenti, è il sistema informatico che permette la contabilità delle quote possedute dagli operatori autorizzati e di quelle dei cosiddetti trader, vale a dire gli intermediari nella compravendita delle quote. Le transazioni delle quote tra tali soggetti abilitati da ISPRA in base al Regolamento del Sistema Europeo dei Registri (n. 389/2013/CE) sono attuate proprio tramite il Registro e tra tutti i 31 Registri dello Schema Europeo per lo scambio delle emissioni di gas ad effetto serra (“EU ETS”). Gli operatori (sia aerei che stazionari) sono autorizzati tramite specifiche Delibere del Comitato interministeriale (che riveste il ruolo di Autorità Nazionale Competente) istituito dal D.Lgs 30/2013, lo stesso che attribuisce la gestione del Registro ad ISPRA. Gli operatori autorizzati sono tenuti a restituire le quote corrispondenti alle emissioni annuali dei propri impianti e dai vettori aerei (circa un migliaio tra i maggiormente emissivi operanti in Italia), verificate da certificatori indipendenti: a tal fine devono averne una disponibilità tale da garantire la copertura dell’ammontare emesso che, per la parte non assegnata a titolo gratuito, possono acquistare nelle aste pubbliche e sul mercato delle quote, dove possono anche essere vendute le eventuali eccedenze.
Il registro italiano delle emissioni è raggiungibile da questo link
Elaborazioni e indicatori
Industrie più sostenibili
Se da un lato l’industria contribuisce alla crescita economica e allo sviluppo del benessere della società, rappresenta anche un’importante fonte di alterazione dell’ambiente e della sua qualità.
L’Italia e l’Unione europea nel tempo hanno introdotto misure e strumenti per migliorare la conoscenza di pressioni e impatti che gli impianti industriali possono avere sulle diverse componenti ambientali: emissioni nell’aria e nell’acqua e la produzione di rifiuti.
Grazie a queste misure, oggi è possibile avere una serie di informazioni derivanti dalla raccolta e dall’elaborazione negli anni di dati sulle diverse emissioni. Una base conoscitiva fondamentale per la messa in campo di azioni di mitigazione e riduzione degli impatti è disponibile.
Prosegui la lettura a questo link.
L’Annuario dei dati ambientali riporta degli indicatori di sintesi sulla quantità e andamento delle emissioni in atmosfera.
Alcuni indicatori sono particolarmente interessanti, quali:
- EMISSIONI DI GAS SERRA (CO2 ,CH4 ,N2 O,HFCS,PFCS,SF6 ):PROCAPITE E PIL
- EMISSIONI DI GAS SERRA (CO2 ,CH4 ,N2 O,HFCS,PFCS,SF6 ): TREND E PROIEZIONI
- EMISSIONI DI GAS SERRA (CO2, CH4, N2O, HFCS, PFCS, SF6): DISAGGREGAZIONE SETTORIALE
Altri indicatori rilevanti possono essere consultati a questo link.
Riferimenti e documentazione
Progetti
Progetto ICAT

Il progetto “Initiative for Climate Action Transparency” (ICAT), nato nell’ambito della Convenzione sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) e l’Accordo di Parigi, è un’iniziativa volontaria multilaterale che ha lo scopo di supportare i paesi in via di sviluppo ad adottare politiche e misure di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici in linea con gli impegni stabiliti nell’Accordo di Parigi.
I fondi provenienti dagli Enti donatori, tra cui il Ministero dell’Ambiente Italiano e quello Tedesco, e le fondazioni Children’s Investment Fund e ClimateWorks, sono trasferiti e gestiti dall’UNOPS (United Nations Office for Project Services) che provvede a ridistribuirli alle diverse agenzie che implementano le attività condivise del progetto (‘implementing agencies’).
Il progetto attraverso linee guida, attività di formazione e di condivisione delle conoscenze vuole incoraggiare i paesi emergenti ad adottare metodologie comuni a supporto di sistemi di monitoraggio, misurazione e valutazione delle emissioni di gas serra prodotte dalle attività economiche e sociali.
L’ISPRA, responsabile in Italia del reporting e della contabilizzazione degli assorbimenti e delle emissioni di gas serra nell’ambito UNFCCC e Protocollo di Kyoto, è stata selezionata come agenzia di implementazione e da settembre 2018 è parte integrante del progetto. Insieme ad UNEP– DTU, co-partner nelle attività, ISPRA trasferirà l’esperienza acquisita nel corso degli anni, realizzando attività formative rivolte ai funzionari e ai principali stakeholder dei paesi beneficiari, in particolare ministeri ed agenzie responsabili per la comunicazione dei dati in ambito UNFCCC e ministeri ed enti responsabili dell’implementazione di politiche e misure e delle azioni di mitigazione delle emissioni di gas serra. I 12 paesi identificati sono: Sudan, Etiopia, China, Maldive, Vietnam, Argentina, Botswana, Belize, Bahamas, Belarus, Tunisia, Iran.
Le attività di formazione saranno incentrate sulle metodologie da applicare per la stima delle emissioni nell’ambito dell’inventario nazionale dei gas serra, sulla pianificazione, valutazione e reporting di politiche e misure di mitigazione, per i diversi settori, e sulla valutazione degli accordi istituzionali e impianto normativo necessario per garantire il rispetto degli obblighi di comunicazione nell’ambito dell’Accordo di Parigi.
Punto fondamentale del progetto è la diretta partecipazione e coinvolgimento degli stakeholders di ogni Paese che dovranno adottare le linee guida, sviluppate durante la prima fase del progetto e che si basano su esperienze esistenti e disegnate per essere compatibili e adattabili ai diversi impegni assunti dai Paesi. Obiettivo finale sarà quello di migliorare l’accessibilità e la qualità dei dati e consentire ai paesi di promuovere politiche efficienti ed economicamente efficaci per ridurre le emissioni di gas serra.
Progetto AVENGERS
AVENGERS è un progetto di di Ricerca e Innovazione creato nel contesto del programma europeo Horizon.
Il progetto viene coordinato dal Dipartimento di Geografia Fisica e Scienze degli Ecosisyemi dell’Università di Lund, Svezia. Partecipano al progetto 13 partner da 6 nazioni.
Le attività del progetto si articolano in 48 mesi, da gennaio 2023 a dicembre 2026. ISPRA partecipa ai lavori in qualità di partner di progetto, con diversi esperti inventaristi.
