Approfondimenti

Questa pagina include ulteriori contenuti informativi e approfondimenti collegati al tema delle emissioni in atmosfera: la banca dati della “dichiarazione FGas”, le informazioni circa le dichiarazioni LCP (Large Combustion Plants) e EPRTR (European Pollutant Release and Transfer Register), documentazione sul registro INES/EPER, il Registro Italiano delle Emissioni (ETS). Inoltre, si riportano i riferimenti per pagine di elaborazione e interpretazione dei dati raccolti. Seguono, infine, i riferimenti del Ministero e del UNFCCC, a cui viene trasmesso l’annuale Inventario delle Emissioni in atmosfera.


Cosa sono le emissioni?

Le emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti sono all’origine di alcuni dei problemi ambientali più importanti e urgenti da affrontare: qualità dell’aria, cambiamenti climatici, buco dell’ ozono nella stratosfera e altri fenomeni. Individuare e conoscere la natura degli inquinanti atmosferici e disporre dei dati delle emissioni sono azioni fondamentali per formulare politiche ambientali sulla qualità dell’aria e monitorarne l’efficacia.

Le emissioni in atmosfera sono il rilascio di sostanze solide, liquide o gassose in aria. Tali sostanze possono provenire da fonti naturali (eruzioni vulcaniche, sabbie desertiche,..) o da fonti antropogeniche (cioè causate dall’uomo) come il traffico veicolare, le industrie e le centrali termoelettriche, il riscaldamento domestico, le attività agricole e zootecniche e così via. Le sostanze rilasciate in atmosfera sono molto varie e quindi possono avere effetti molto differenti, che vanno dai cambiamenti climatici causati dalle emissioni di gas climalteranti, alla qualità dell’aria nelle aree urbane legata a emissioni di sostanze come gli ossidi di azoto, il materiale particolato, l’ammoniaca, i composti organici e tanti altri che possono avere effetti sulla salute umana e l’ambiente.

Alcuni inquinanti sono emessi direttamente (primari), altri si formano in atmosfera (secondari). Il materiale particolato (PM) rappresenta una matrice estremamente complessa e ha una componente primaria e una secondaria. L’ozono troposferico, che si forma da reazioni fotochimiche tra ossidi di azoto e composti organici volatili in presenza di luce solare, è interamente secondario.

L’inquinamento atmosferico è uno dei principali rischi ambientali per la salute in Europa, causando morti premature e malattie. Ha effetti negativi su ecosistemi, risorse naturali, edifici e beni materiali. Alcuni inquinanti, come il PM2.5, hanno impatti sanitari significativi. Molti inquinanti persistono nell’ambiente e si accumulano nel tempo. I gas climalteranti causano l’effetto serra e aumentano la frequenza degli eventi meteorologici estremi. Individuare e conoscere la natura degli inquinanti atmosferici e disporre dei dati delle emissioni sono azioni fondamentali per formulare politiche ambientali sulla qualità dell’aria e monitorarne l’efficacia.

Banche dati

Dichiarazione Fgas
Large Combustion Plant (LCP)
E-PRTR
INES/EPER

INES (Inventario Nazionale delle Emissioni e loro Sorgenti) ed EPER (European Pollutant Emission Register) sono registri integrati nati nell’ambito della direttiva 96/61/CE, meglio nota come direttiva IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control). Essi sono il risultato di un approccio integrato alla gestione ambientale che coinvolge i governi, le industrie e il pubblico e dà la possibilità a quest’ultimo di esercitare il proprio diritto di accesso ad informazioni ambientali in maniera semplice attraverso la moderna tecnologia.

Il rapporto finale è disponibile a questo link.

Registro nazionale delle emissioni (ETS)

Gestito da ISPRA dal 2005, in attuazione della Direttiva 2003/87/CE  (“Emission Trading”) e dei suoi successivi ampliamenti, è il sistema informatico che permette la contabilità delle quote possedute dagli operatori autorizzati e di quelle dei cosiddetti trader, vale a dire gli intermediari nella compravendita delle quote. Le transazioni delle quote tra tali soggetti abilitati da ISPRA in base al Regolamento del Sistema Europeo dei Registri (n. 389/2013/CE) sono attuate proprio tramite il Registro e tra tutti i 31 Registri dello Schema Europeo per lo scambio delle emissioni di gas ad effetto serra (“EU ETS”). Gli operatori (sia aerei che stazionari)  sono autorizzati tramite specifiche Delibere del Comitato interministeriale (che riveste il ruolo di Autorità Nazionale Competente) istituito dal D.Lgs 30/2013, lo stesso che attribuisce la gestione del Registro ad ISPRA. Gli operatori autorizzati sono tenuti a restituire le quote corrispondenti alle emissioni annuali dei propri impianti e dai vettori aerei (circa un migliaio tra i maggiormente emissivi operanti in Italia), verificate da certificatori indipendenti: a tal fine devono averne una disponibilità tale da garantire la copertura dell’ammontare emesso che, per la parte non assegnata a titolo gratuito, possono acquistare nelle aste pubbliche e sul mercato delle quote, dove possono anche essere vendute le eventuali eccedenze.

Il registro italiano delle emissioni è raggiungibile da questo link

Elaborazioni e indicatori

Riferimenti e documentazione