Inventario Nazionale
I dati presentati in questa sezione rappresentano i dati delle emissioni annuali dei principali inquinanti atmosferici per settore CORINAIR e sono estratti dall’inventario nazionale delle emissioni in atmosfera. In particolare i dati relativi ai gas serra sono consistenti con quelli comunicati ufficialmente alla Convenzione sui Cambiamenti Climatici – UNFCCC secondo le specifiche del “Common Reporting Format“
Dati e metodologie
Tabelle dei gas serra (comunicate ufficialmente alla Convenzione sui Cambiamenti Climatici – UNFCCC) per gli anni 1990-2020 (Common Reporting Format).
National Inventory Report 2022 – Italian Greenhouse Gas Inventory 1990-2020. Nel documento si descrive la comunicazione annuale italiana dell’inventario delle emissioni dei gas serra in accordo a quanto previsto nell’ambito della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (UNFCCC), del protocollo di Kyoto e del Meccanismo di Monitoraggio dei Gas Serra dell’Unione Europea. Ogni Paese che partecipa alla Convenzione, infatti, oltre a fornire annualmente l’inventario nazionale delle emissioni dei gas serra secondo i formati richiesti, deve documentare in un report, il National Inventory Report, le metodologie di stima, le fonti dei dati di base e dei fattori di emissione utilizzati, e illustrare il sistema di Quality Assurance/Quality Control cui è soggetto l’inventario.
Informative Inventory Report 2022 – Annual Report for submission under the UNECE Convention on Long-range Transboundary Air Pollution. Nel documento si descrive la comunicazione annuale dell’inventario nazionale delle emissioni delle sostanze transfrontaliere in accordo a quanto previsto nell’ambito della Convenzione sull’Inquinamento Transfrontaliero a Lungo Raggio (CLRTAP/UNECE) e dei relativi Protocolli di riduzione delle emissioni di tali sostanze. La documentazione prevede una spiegazione degli andamenti della serie storica delle emissioni dal 1990 al 2020, una descrizione dell’analisi delle sorgenti chiave e dell’incertezza ad esse associata, le referenze delle metodologie di stima così come le fonti dei dati di base e dei fattori di emissione utilizzati per le stime, una descrizione del sistema di Quality Assurance/Quality Control e le attività di verifica effettuate sui dati. Scopo del rapporto è agevolare la comprensione delle procedure di calcolo delle emissioni, fornendo un confronto tra i contributi relativi delle diverse fonti di emissione facilitando l’identificazione di politiche di riduzione.
Serie storiche dal 1990 delle emissioni nazionali di inquinanti atmosferici, metalli pesanti e composti organici persistenti, tratte dall’inventario nazionale delle emissioni, nel formato NFR (Nomenclature For Reporting) per CLRTAP (https://www.ceip.at/status-of-reporting-and-review-results/2022-submission) di UNECE.
Il documento descrive il Sistema Nazionale per la preparazione dell’Inventario Nazionale delle emissioni in atmosfera. Tale Sistema, obbligatorio nell’ambito del Protocollo di Kyoto, è stato istituito a livello nazionale dal decreto legislativo 51/2008. Come stabilito nel decreto ISPRA (già APAT) è responsabile della realizzazione dell’inventario nazionale delle emissioni e dell’aggiornamento del documento National System che descrive il sistema per la preparazione dell’inventario nazionale comunicato nel 2018 nell’ambito della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (UNFCCC), del Meccanismo di Monitoraggio dei Gas Serra dell’Unione Europea e del Protocollo di Kyoto. Nel rapporto sono riportati i ruoli e responsabilità degli organismi istituzionali coinvolti nella preparazione dell’inventario, le principali fonti informative, i sistemi e le procedure previste per il controllo della qualità dell’inventario cosi come la normativa nazionale di riferimento. Tale documento è comunicato annualmente da ISPRA al MATTM unitamente alle stime delle emissioni e alla documentazione che descrive le metodologie di stima e gli andamenti delle serie storiche delle emissioni.
Vai al contenuto del QA/QC Plan for the Italian Emission Inventory
Con l’adozione dell’Accordo di Parigi, è stato istituito un nuovo quadro di trasparenza rafforzato
(ETF), con regole comuni applicabili a tutti i Paesi, perché la trasparenza relativa alla rendicontazione delle emissioni di gas
serra ed al monitoraggio delle azioni dei Paesi riveste un ruolo essenziale. Questo rapporto ha lo scopo di assistere
i Paesi in via di sviluppo nell’implementazione delle Linee guida IPCC 2006, di cui analizza le modifiche introdotte rispetto alle versioni precedenti, in modo da permettere ai Paesi di poter
soddisfare i nuovi requisiti di rendicontazione dell’Accordo di Parigi.
Stima trimestrale delle emissioni in atmosfera di gas serra
La stima con periodicità trimestrale delle emissioni in atmosfera di gas serra si propone di verificare la dissociazione tra attività economica e pressione sull’ambiente naturale. Il decoupling si verifica quando in un dato periodo di tempo il tasso di crescita della pressione ambientale (ad esempio, emissioni di gas serra) è inferiore a quello dell’attività economica (ad esempio, il PIL) che ne è all’origine. La comunicazione trimestrale di tali dati permette di informare in modo regolare sull’andamento delle emissioni e nel contempo di mostrare le interrelazioni tra economia e ambiente.
Le informazioni presentate in questa sezione sono relative al macrosettore Land Use, Land-Use Change and Forestry (LULUCF). Le attività umane che afferiscono a questo settore influenzano gli scambi di CO2 tra ecosistemi terrestri e atmosfera e giocano un ruolo importante rispetto alla mitigazione grazie alla capacità di rimozione dei “sink“, cioè alla capacità di fissare la CO2 in forma di carbonio nelle specie vegetali e nei suoli degli ecosistemi terrestri.
La Decisione n. 529/2013/EU stabilisce le regole di rendicontazione applicabili alle emissioni e agli assorbimenti di gas ad effetto serra dal settore LULUCF, in vista della futura inclusione del settore LULUCF nell’impegno di riduzione delle emissioni della UE.
La Decisione 529/2013/EU richiede inoltre agli Stati Membri di identificare e trasmettere alla Commissione le informazioni su azioni in corso e future per il settore LULUCF per limitare o ridurre le emissioni o per conservare o accrescere gli assorbimenti. L’Italia ha deciso di trasmettere il Progress report on LULUCF actions ai sensi dell’art.10(2) della Decisione come documento separato, come previsto all’art 10(1) sempre della stessa Decisione. Il progress report include informazioni e dati relativi ai principali aspetti del reporting sul LULUCF.
Il piano nazionale di contabilizzazione forestale, che include il livello di riferimento proposto per le foreste (FRL), per il periodo dal 2021 al 2025. Il 20 dicembre 2018, la Direzione Generale per il Clima e l’Energia del Ministero dell’Ambiente e per la Tutela del Territorio e del Mare ha trasmesso il Piano Nazionale di contabilizzazione forestale dell’Italia, redatto da ISPRA con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, ai sensi del Regolamento (UE) 2018/841 (Regolamento LULUCF)
- Agenda
- Vitullo – Reporting e contabilizzazione del carbonio nel suolo per le categorie cropland e grassland
- Stima delle variazioni dello stock di carbonio connesse alle pratiche agronomiche: risultati della convenzione MATTM-ISMEA
- D’avino – Dinamica del C stock nei suoli a scala nazionale mediante la valutazione di uso e gestione del suolo
- Sirca – Carbonio organico nei suoli delle specie arboree: stock attuale a scala nazionale e europea e variazioni in condizioni di cambiamento climatico
- Marchetti – Utilizzo di geo-database a livello nazionale per la mappatura del contenuto di carbonio organico nei suoli
- Valli – L’andamento della sostanza organica nei suoli in relazione all’attività agro-zootecnica: il progetto LIFE Forage4Climate
- Chiti – Flussi di carbonio nei suoli su CL e GL. Attività UNITUS
- Brenna – Stock e potenziale di stoccaggio del carbonio nei suoli della pianura padana e metodi di stima a diverse scale
Il 23 gennaio 2020 presso la sala Conferenze ISPRA si è svolto il Seminario interno ISPRA e SNPA “Il Sinodo sull’Amazzonia e le sue ricadute sulla visione dei rapporti tra uomo e ambiente”. Il programma degli interventi è stato il seguente:
- Il contesto (Mario Cirillo e Domenico Gaudioso);
- Il ruolo degli ecosistemi nella lotta ai cambiamenti climatici (Marina Vitullo);
- Le nostre responsabilità nei confronti della deforestazione e della degradazione delle foreste globali, e il nostro ruolo per proteggerle e restaurarle (Lorenzo Ciccarese);
- Le emergenze ambientali, sociali e culturali legate alla deforestazione in Amazzonia (Domenico Gaudioso);
- Il cammino del Sinodo (S.E. Mons. Fabio Fabene, Sottosegretario del Sinodo dei Vescovi);
Il Presidente ISPRA e SNPA Stefano Laporta ha chiuso l’evento.